II territorio del Comune di Ferriere è caratterizzato da un enorme valore sotto il profilo geologico e geomorfologico che si traduce in spettacolari ‘ dimostrazioni sul campo’. Gran parte della superficie comunale è interessata, dalla Val Nure alla Val d’Aveto, dall’affioramento di una particolare tipologia di rocce ofiolitiche dette ‘sepentiniti’. Le rocce ofiolitiche rappresentano, con il loro elevato contenuto in minerali di ferro e rame, veri e propri lembi di crosta oceanica originatisi al fondo dell’antico mare, noto ai geologi come ‘Oceano LigurePiemontese’, che tra 150 e 45 milioni di anni fa si estendeva tra la placca europea e la placca africana.
L’aspetto più interessante e curioso della conformazione geomorfologica del territorio Ferrierese è rappresentato dalla diffusione, a partire da circa 850 m s.l.m., di tracce più o meno evidenti dell’ultimo periodo glaciale, chiamato ‘Wúrm’ (1,5 milioni -20.000 anni fa circa) dai geologi. I ghiacciai wúrmiani raggiunsero a monte di Cassimoreno (Val Lardana), uno dei limiti altitudinali più bassi mai raggiunti (850 m ca.) in Appennino.
II più spettacolare aspetto del modellamento operato dai ghiacciai wiirmiani è senz’altro rappresentato dai circhi. I circhi glaciali si presentano come conche più o meno estese e approfondite, aventi una forma che può ricordare quella di un anfiteatro o di una profonda poltrona con alti braccioli (morene). La formazione di tali depressioni è da imputarsi principalmente all’erosione operata dai ghiacci i quali hanno agito in modo tale da modellare la sede delle zone umide che oggi costellano l’alta Vai Nure. Particolarmente significativi sono per esempio i circhi scavati nei versanti settentrionali di Monte Nero, con l’omonimo lago, e di Monte Camulara.